Chi ha inventato le terme?sono stati veramente i romani, come spesso si sente dire? o esistevano già da prima?
Cosa sono le rotonde nuragiche?
Agli inizi degli anni ’50, durante lo scavo del villaggio e del nuraghe di Su Nuraxi di Barumini (Cagliari), Giovanni Lilliu mise in luce piccoli ambienti ricavati all’interno di alcune capanne del villaggio, ai quali diede il nome di rotonde.
Queste avevano caratteristiche comuni: vano circolare, in pietra e un sedile anulare di pietre lavorate, pavimento lastricato e inclinato in direzione di un foro ricavato nella muratura, bacile in pietra posto al centro dell’ambiente e, a fianco, una struttura simile ad un forno. A seguito dello scavo del Su Nuraxi si sono registrati in tutta l’isola, in altri siti nuragici, altri ritrovamenti analoghi.
Tra i siti scoperti è doveroso ricordare i villaggi di Abini-Teti (NU), Sa Mandra ‘e Sa Giua-Ossi (SS), San Luca-Ozieri (SS), Santa Barbara-Bauladu (OR), Palmavera-Alghero (SS), Concaniedda-Sedini (SS), Bonorchis-Sorradile (OR), S’Arcu ‘e is Forros-Villagrande Strisaili (NU), ma soprattutto il ben noto sito di Sant’Imbenia-Alghero (SS), che presenta parecchie somiglianze con il sito di Sa Sedda ‘e Sos Carros-Oliena (NU).

A cosa servivano le rotonde nuragiche?
Numerose le ipotesi proposte dai vari autori: luogo per la panificazione , per la lavorazione dell’olio di lentisco, per consumare, in occasione di cerimonie ospitali un pasto o una bevanda in comune , luogo di preghiera con abluzioni o di svolgimento di una cerimonia lustrale domestica quale una sorta di battesimo, per attività connesse con la metallurgia o un’antica forma di terme.
Considerando alcune caratteristiche di queste strutture, come la ampia apertura del forno e gli spazi troppo ridotti all’interno dello stesso forno, che non si adatterebbero alla cottura dei cibi, ultimamente gli archeologi credono che l’ipotesi più probabile sia che l’uso delle rotonde nuragiche, a Su Nuraxi e in altri siti nuragici, sia legato alla pratica dei bagni di vapore denominata sweat lodge (capanna sudorativa) e che fossero, dunque delle terme.
Qual’era lo scopo di queste antiche terme
La capanna sudorativa è una struttura ad uso collettivo, praticata da uomini e donne, talvolta in impianti distinti, le cui finalità ricadono nel campo dell’espressione culturale della comunità che la utilizza: per uso preventivo, terapeutico e di pulizia corporea, per rituali di preparazione alla caccia, al matrimonio, al parto e alla morte.
Dunque:
Chi ha inventato le terme?
Non sappiamo con precisione, ma una cosa è certa: non le hanno inventate i romani. Conosciamo tutti le terme romane, ma i bagni termali o le saune erano praticati anche nell’antico Egitto, nel mondo classico, in ambito islamico, nei paesi scandinavi, nella Russia, nel Giappone, tra le popolazioni eschimesi, tra i Nativi d’America e le popolazioni antiche e moderne del Messico.
Cliccando qui puoi ammirare splendide immagini di Irish sweathouses (Case del Sudore irlandesi) in uso in alcune contee centrali dell’isola di smeraldo fino al XIX secolo.
La pratica di saune e di bagni termali in ambito occidentale mediterraneo è documentata nella tholos di San Calogero (Lipari) nella quale è stata individuata una fase di utilizzo durante la cultura di Capo Graziano nella media età del Bronzo.
Non dovrebbe stupire che anche in ambito nuragico si svolgesse tale pratica.
Bibliografia CHI HA INVENTATO LE TERME:
- G. Salis – Le rotonde con bacile: un nuovo contributo dal villaggio nuragico di Sa Sedda ‘e Sos Carros-Oliena, FastiOnline
- G. Salis, 2017, Pozzi sacri, fonti e rotonde, in A. Moravetti, P. Melis, L. Foddai, E. Alba (a cura di) Corpora delle Antichità della Sardegna, Storia e monumenti, pp. 253-276
- G. Salis, 2011, Le rotonde con bacile d’età nuragica. Alcune considerazioni alla luce delle nuove scoperte nel villaggio nuragico di Seleni (Lanusei, Prov. Ogliastra), in V. Nizzo, L. La Rocca, Antropologia e archeologia a confronto: rappresentazioni e pratiche del Sacro, Atti del II incontro internazionale di studi (Roma, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” 20-21 Maggio 2011), pp. 549-559
- Giacomo Paglietti 2008, Le rotonde con bacile d’età nuragica, in Rivista di Scienze Preistoriche LIX, pp. 335-354