Il fortino di Sant’Ignazio a Cagliari: a cosa serviva?

Il fortino di Sant’Ignazio a Cagliari, tra il borgo di Sant’Elia e Cala Mosca, si trova sulla cima del colle di Sant’Ignazio in una splendida posizione panoramica e strategica.

Quando e perché fu costruito il fortino di Sant’Ignazio

 Il fortino di Sant’Ignazio venne realizzato in tutta fretta, e probabilmente terminato solo dopo la battaglia, tra il 1792 e il 1793 per difendere Cagliari dall’attacco della flotta francese (a cui seguì, l’anno dopo, la cacciata dei piemontesi- ricordata ogni anno il 28 aprile per Sa die de sa Sardigna). Da qui probabilmente i cannoni spararono contro le navi francesi e, successivamente, la struttura fu utilizzata anche in altre occasioni.

Il fortino fu usato in altre occasioni?

Nel 1804, durante l’epidemia di colera, vennero inviati qui i malati per i quali non c’era posto nel Lazzaretto. Nel 1848 vi trovarono rifugio i Gesuiti, costretti a lasciare le chiese di San Michele e Santa Teresa, e in attesa di lasciare la Sardegna, in seguito all’espulsione dal Regno.
Infine, durante la seconda guerra mondiale, in un sotterraneo vicinissimo, ebbero la sede I Comandi del Fronte a Mare e della Difesa Contraerea Territoriale e, al suo interno, un servizio di aerofoni affidato a ciechi.

L’area oggi è frequentata da bikers e runners che, in particolar modo la sera e al tramonto, possono godere di splendidi paesaggi. Due imponenti promontori dominano la zona: a est Capo Sant’Elia, dominato da un antico faro, a ovest l’affascinante Sella del Diavolo.

A meno di 1 km si trova la spiaggia di Cala Mosca, distante appena quattro chilometri dal centro di Cagliari. Questa si presenta con un mare limpido delle tonalità tra verde smeraldo e azzurro, un arenile di sabbia con ciottoli levigati e fondale che degrada dolcemente.La spiaggia è adatta ai bambini e particolarmente amata da chi pratica pesca subacquea e immersioni.

Il fortino di Sant’Ignazio gode di un bellissimo panorama che arriva sino alla laguna di Molentargius. A poche centinaia di metri dal fortino si trova la torre di Calamosca: un edificio storico di proprietà della Marina militare.

Il fortino di Sant'Ignazio
Il fortino di Sant’Ignazio

La torre di Cala Mosca

L’impianto originario della torre, di forma cilindrica, risale al 1638, come riportato nella lapide murata all’esterno e recante lo stemma del re di Spagna. Era una torre di avvistamento e difesa leggera, senzilla (semplice) , costituita da due volumi sovrapposti, uno a tronco di cono e uno a cilindro. Comunicava con quasi tutte le torri del Golfo di Cagliari, tranne quelle del Poetto, di Mezza Spiaggia, di Carcangiolas e di Foxi.

La muratura, costituita da materiale calcareo, ha uno spessore alla base di circa 3,6 m. La parte cilindrica, frutto di restauri successivi, è in laterizio e pietra e occupa il posto dell’originaria piazza d’armi. L’ingresso, collocato a circa 5 m di altezza e orientato verso nord-ovest, è oggi murato; si accede alla torre da una nuova apertura realizzata alla quota del terreno. Dall’ambiente principale, voltato a cupola, si arriva al piano superiore, anch’esso coperto da cupola, attraverso una scala ricavata nello spessore murario.

La sua costruzione rientrava nel progetto difensivo degli spagnoli in Sardegna. In seguito a questo progetto gli spagnoli costruirono un centinaio di torri costiere che ancora oggi sono visibili in tutta la costa sarda. Alla metà del XIX secolo la torre originaria venne innalzata con l’aggiunta del corpo cilindrico superiore e venne eretto il vicino faro.

Il faro di Cala Mosca

Il faro venne costruito nel 1850, fu attivato nel 1860 dal Regio Ufficio del Genio Civile ed è costituito da un edificio a due piani sormontato da una torre cilindrica a strisce bianche e nere. La sua ottica è di tipo rotante ed è stato elettrificato nel 1937 per agevolare il lavoro dei faristi. Ha una portata luminosa di 21 miglia.

Bartolo-De Waele-Tidu, Il Promontorio di S. Elia in Cagliari.