Piscinas e le miniere di Montevecchio e Ingurtosu: quando storia e natura creano un paesaggio unico al mondo.
Le miniere di Montevecchio e Ingurtosu
Miniera di piombo e zinco ormai in disuso, il complesso minerario di Montevecchio era attivo tra il 1850 e il 1990. Fu una delle realtà minerarie e industriali più importanti d’Italia e d’Europa. Oggi si possono ancora ammirare le tracce di questo passato glorioso sulla strada che da Guspini porta a Montevecchio, Ingurtosu e poi prosegue per la spiaggia di Piscinas.
In seguito alla chiusura delle miniere nel 1991, la natura ha avuto il modo di prendersi la sua rivincita, sviluppandosi in modo spettacolare, fino a dare luogo ad un ecosistema unico. I ruderi dei villaggi e dei palazzi minerari abbandonati, delle gallerie dove ancora riecheggiano i passi dei minatori che lì lavorarono, sono oggi veri e propri monumenti di archeologia mineraria.
Piscinas e le miniere: il loro denso silenzio si incastona in un paesaggio fra i più affascinanti di tutto il bacino del Mediterraneo, creando un’atmosfera selvaggia e rara. Queste aree fanno parte oggi del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Il palazzo della direzione delle miniere
Uno dei luoghi più affascinanti è il Palazzo della Direzione delle miniere di Montevecchio. Qui il triste contrasto tra lo sfarzo di questo edificio e le misere condizioni dei minatori non lascia indifferenti. Edificato tra il 1870 e il 1877, nell’abitato di Gennas, era il cuore pulsante delle miniere di Montevecchio. Ospitava gli uffici amministrativi, una piccola chiesa e l’abitazione del Direttore.
Il complesso minerario si situa all’interno di una natura selvaggia e incontaminata.Qui non è raro imbattersi nel tipico cervo sardo, che trova nei boschi dell’arburese-guspinese il suo habitat ideale.
Un altro luogo interessante si trova nella strada tra Montevecchio e Guspini: un birrificio artigianale all’interno di un antico locale delle Miniere di Montevecchio. Rappresenta in assoluto uno dei rarissimi casi di riconversione industriale in zone minerarie dismesse a livello nazionale. La visita al territorio può essere piacevolmente accompagnata da una degustazione al birrificio.
Il deserto di Piscinas.
La spiaggia di Piscinas, a circa venti chilometri dal borgo di Montevecchio, si trova sulla Costa Occidentale, in particolare in quel tratto chiamato Costa Verde.
Il deserto di Piscinas è un luogo unico in Sardegna e in tutto il Mediterraneo. Le dune di Piscinas, tra le più grandi in Europa, sono state dichiarate patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO.
Una natura selvaggia ed estrema che dà vita ad un tipico habitat desertico; troviamo piante basse come il ginepro e il lentisco, che interrompono il giallo ocra delle alte dune. Altrettanto interesse suscita il resto della Costa Verde, caratterizzato da spiagge più piccole e più intime, tutte affacciate su di uno splendido mare azzurro.
Nel mese di giugno è possibile avvistare le tartarughe marine che depongono le loro uova.
La spiaggia di Piscinas, come quelle di buona parte della Costa Verde, si caratterizza per un mare raramente calmo, ragione per cui è uno dei siti preferiti dai surfisti che, soprattutto in inverno, possono praticare il loro sport grazie alla consueta presenza delle lunghe ed alte onde.
Raggiungendo Piscinas provenendo dal vecchio borgo di Ingurtosu, si percorre un itinerario che lascia il visitatore senza fiato. La natura selvaggia, interrotta dai suggestivi ruderi delle strutture del periodo minerario che creano un’atmosfera unica e un paesaggio di rara bellezza.
Natura, archeologia, storia, panorami indimenticabili e buon cibo: i motivi per visitare Il deserto di Piscinas e le miniere di Montevecchio e Ingurtosu sono tanti!
Per approfondimenti su: Il deserto di Piscinas e le miniere di Montevecchio e Ingurtosu